L'obesità non è più solo una questione di chili di troppo. È una malattia cronica, sistemica e recidivante, al centro di moltissime patologie. Un concetto che gli operatori sanitari stanno metabolizzando, ma che la popolazione conosce ancora poco. Per questo il XII Congresso Nazionale della Società Italiana dell'Obesità (SIO), in programma a Trieste dal 1° al 4 ottobre presso il Generali Convention Center, arriva in un momento cruciale: quello in cui le terapie farmacologiche di ultima generazione stanno cambiando radicalmente la pratica clinica e accendendo il dibattito nell'opinione pubblica.
Oltre 700 iscritti, l'80% medici tra cui endocrinologi, internisti, diabetologi, medici di medicina generale, dietologi e nutrizionisti, ma anche cardiologi, oncologi e psichiatri: una platea multidisciplinare che rispecchia l'ampio spettro di organi e patologie correlati all'eccesso di peso. Presenti tutti i maggiori esperti italiani e numerose figure di spicco a livello internazionale.
Il programma scientifico delle quattro giornate spazierà dagli argomenti più consolidati – dieta mediterranea, stile di vita, gestione del peso – agli approcci più rivoluzionari, con farmaci da poco disponibili e nuove molecole in studio che stanno trasformando il modo di curare l'obesità e i pazienti che ne soffrono.
«Il cambiamento più significativo è dovuto alle terapie farmacologiche, che negli ultimissimi tempi hanno fatto la differenza, non solo per la loro validata efficacia, ma perché hanno sollevato grande attenzione sul tema dell'obesità come malattia cronica – dichiara Rocco Barazzoni, Presidente SIO –. Il nostro XII Congresso Nazionale arriva in un momento di forte evoluzione, crescita ed entusiasmo, pronto ad intercettare questa rivoluzione in atto e a realizzare quello che è il principale obiettivo della SIO: trattare in maniera appropriata e personalizzata questa patologia e tutte le persone che ne sono affette».
Un approccio nuovo, supportato dai dati scientifici, dall'aggiornamento continuo e dalla ricerca, con la consapevolezza che curando l'obesità non si cura solo l'eccesso di peso, ma si prevengono e si curano le sue complicanze d'organo e funzionali. Durante i lavori congressuali, esperti e rappresentanti delle Istituzioni si confronteranno sulle novità che stanno cambiando la gestione dell'obesità e delle malattie ad essa correlate, cercando risposte e soluzioni alle sfide cliniche che ci attendono.
Un momento chiave sarà la presentazione, in seconda giornata, delle nuove linee guida nazionali per la diagnosi e il trattamento dell'obesità, che la SIO ha coordinato in collaborazione con un gruppo di 34 Società Scientifiche, su commissione dell'Istituto Superiore di Sanità.
«Per molti aspetti siamo a metà del guado – continua Barazzoni –. I nuovi farmaci non sono rimborsabili per la grande maggioranza delle persone, e ostacoli diversi portano purtroppo a un mancato accesso ai trattamenti, creando di fatto disuguaglianze non accettabili. La SIO punta quindi all'ottimizzazione e personalizzazione dei trattamenti in ogni persona con obesità, a rafforzare la multidisciplinarietà e a collaborare fattivamente con tutte le discipline e le professionalità coinvolte».
Le terapie farmacologiche saranno al centro delle due sessioni della prima giornata, nell'ambito del nuovo Corso SIO integrato. Ampio spazio sarà dedicato alle malattie obesità-correlate: dalla sindrome cardio-renale ai problemi epatici, dalle patologie respiratorie al tema del weight regain – il recupero del peso che purtroppo può seguire anche trattamenti efficaci – fino al diabete e alle neoplasie. Non mancheranno focus sul danno cognitivo neurologico e le problematiche psicologiche e psichiatriche. Per ciascuna comorbidità si parlerà anche delle opportunità aperte dai nuovi interventi farmacologici e dei trial in corso.
Una parte delle sessioni sarà dedicata allo stile di vita e alla nutrizione, nell'ottica della priorità di integrare sempre l'intervento comportamentale con gli altri trattamenti, attentamente monitorato nel tempo. Diverse le letture magistrali, e non mancherà la voce dei pazienti con focus sul tema dell'advocacy e dell'attuale legislatura.
La Società Italiana dell'Obesità punta sulla multidisciplinarietà, come dimostrano le collaborazioni congressuali con AIOM e i Medici di Medicina Generale: un approccio integrato per una malattia che richiede risposte coordinate e basate sull'evidenza scientifica.

